I benefici della meditazione e perché ho finito per abbandonarla. Ma soprattutto, perché ho capito che devo assolutamente farci ritorno.

Scrivo questo post per una vera e propria necessita di espressione, per lasciare andare la potenza dei pensieri che mi si sono accavallati nelle ultime 24 ore. Avevo in mente di scrivere un articolo con consigli di lettura sul tema della crescita personale, ma quanto ho capito ieri ho l’urgenza di condividerlo subito, prima che le sensazioni che sto provando ora svaniscano al punto da non lasciarsi raccontare.

Iniziare a meditare

Pratico yoga da 10 anni, ma è solo da meno di un anno che ho iniziato a meditare. A farlo quotidianamente, rendendo questa pratica parte della mia routine mattutina (ho condiviso anche in questo post degli esercizi di mindfulness per iniziare a meditare)

Non pratico ancora per molto tempo, generalmente riesco a farlo per 5 o 10 minuti. Un tempo relativamente breve ma di grande spessore, in cu la mente – la nostra scimmietta salterina che ci porta costantemente a saltare da un ramo all’altro della nostra giungla di pensieri – si abitua a stare ferma, calma, presente. Nel momento, nel “qui e ora”.

Presenza e consapevolezza, sono tra i principali benefici della meditazione.

Ultimamente trovo molto utile scegliere una o due pietre, quelle di cui conosco le proprietà e che sento mi saranno utili in base al mio stato d’animo o al tipo di giornata che dovrò affrontare. Le tengo accanto a me, oppure le stringo tra le mani, assorbendo la loro forza.

Suona un po’ strano, tutto ciò, soprattutto nella testa di una come me, che per anni si è convinta di essere estremamente razionale, radicata e centrata, che mai si sarebbe immaginata di trovarsi adulta seduta a meditare con delle pietre tra le mani.

Eppure vi assicuro che tutto è avvenuto naturalmente e senza forzature, seguendo il flusso del mio percorso, iniziato 10 anni fa con la prima pratica di yoga in uno studio di Shanghai.

Smettere di meditare

Eppure a volte, la razionalità torna a bussare alla mia porta, terribile giudice di me stessa che mi porta ad osservarmi con gli occhi di chi “non capisce”. Di chi giudica tutto ciò troppo naïf o troppo bohémien per una donna di 36 anni che dovrebbe pensare alle cose più concrete della vita quotidiana.

E cosi è capitato che ci cascassi, che mi allontanassi dalla meditazione per lasciar spazio ad altro.

Come ho raccontato su Instagram, da un mese ho iniziato a svegliarmi un’ora prima del solito per concedermi un’ora per me, per il cosiddetto rituale del “Miracle morning“. Silenzio, yoga e meditazione.

Ma in quest’ultima settimana mi ero data altre priorita: l’allenamento fisico, che riuscivo a praticare solo togliendo il tempo della meditazione. E così il momento della calma e della consapevolezza è stato sostituito da musica, video youtube ed esercizi per gambe e addominali. Magari lasciavo giusto due minuti di tempo per la visualizzazione degli obiettivi della giornata, ma con la mente sovreccitata dalle endorfine e dall’attività fisica, non riuscivo ad essere abbastanza presente.

Ma non mi ponevo il problema, convinta che il benessere fisico avrebbe compensato quel senso di pace e armonia che si prova dopo una seduta di meditazione.

Cosa è successo

Finché ieri…boom, sono esplosa!

Lo notavo già da qualche giorno, quel senso di irrequietezza, quel non saper apprezzare il momento, quel voler essere sempre altrove senza saper godere del presente. Sensazioni che conosco bene, che spesso mi hanno portato a partire per viaggi avventurosi di cui sono grata, ma che la maggior parte delle volte mi hanno impedito di godermi la bellezza attorno a me.

Quella sensazione di insoddifazione stava tornando a farsi sentire, a volte influenzando i rapporti con le mie persone più care.

Fino a ieri, quando complice una domenica uggiosa, il mio umore è sceso a picco, in controtendenza con il mio livello di nervosismo, che invece è arrivato alle stelle, a braccetto con un forte mal di testa.

E’ bastato un attimo, e ho capito.

Ho capito di essermi allontanata da una preziosa ancora di salvataggio, che mi fa stare bene senza che a volte me ne renda conto.

E’ stato questo, forse, il mio errore principale: non riconoscere il ruolo della meditazione nel mio benessere quotidiano.

Nel sottovalutare la sua importanza, pensando addirittura di poterla eliminare, o per lo meno accantonare.

I benefici della meditazione

E’ stato sufficiente riconoscerlo, che già le palpitazioni cardiache sono rallentante, il collo si è rilassato, il respiro si è allungato.

Ho ripreso i miei cristalli, li ho stretti a me. Quarzo rosa e quarzo ialino, quelli di cui avevo bisogno ieri sera.

Ho riaperto il mio diario, e ho iniziato a scrivere. Mettere i pensieri nero su bianco è sempre un momento meditativo, per me. A volte è sufficiente, altre volte predispone la mente ad una vera e propria pratica di meditazione.

E così è stato ieri sera. Ho impostato il timer di una nuova applicazione appena scaricata (petit bambou), selezionato il rumore della pioggia come sottofondo e il suono del gong a intervallare la pratica…e dopo aver chiuso gli occhi, tutto è sembrato più calmo, più sereno, più chiaro.

La mente ogni tanto vagava, ma sapientemente e senza preoccuparmene la riportavo a dove ero io, con il respiro a farmi da guida.

Inspira, espira.

Inspira, espira.

Inspira, espira.

L’aria che entra, rischiara i pensieri, rinfresca le narici, gonfia il petto e la pancia

E poi esce, portandosi via ciò che non serve, il petto si ritrae, così come l’ombelico lasciando scendere sempre più in basso quel peso che si dissolve sempre più ad ogni respiro.

Gli effetti della mia breve pratica mi sono arrivati subito. A dire il vero, sono stata meglio nel momento stesso in cui ho riconosciuto il bisogno di praticare, aprendomi e concedendomi nuovamente questa opportunità.

I benefici della meditazione sono potenti. E soprattutto, sono tangibili.

Ecco perché sono qui a scriverne oggi, per rileggere questa parole ogni qualvolta mi capiterà di sentirmi un po’ persa, di non saper bene quale possa essere la mia ancora.

E per raccontarlo a chi ha avuto voglia di leggermi fino a qui, mi auguro di avervi aiutato ad aprire un po’ il vostro cuore a questa immensa possibilità di benessere: la pratica della meditazione.

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