Come accendere l’energia quando ci sentiamo svuotati, priva di voglia di fare, magari anche apatici?

Quando ci sentiamo poco energici, potremmo pensare di essere semplicemente stanchi, e che ci sia sufficiente un po’ di riposo per recuperare. Se una buona notte di sonno o qualche ora (o giorno) di dolce far niente non sono sufficienti per rimetterci a nuovo, vuol dire che il problema è più profondo.

Non coinvolge quindi semplicemente il nostro lato fisico, ma il nostro livello energetico in un senso più ampio.

Parliamo di prana, l’energia vitale.

Prima di iniziare a raccontarti di più, lascia che mi presenti! 

Mi chiamo Eleonora Maritan, sono insegnante di yoga e meditazione. Ho fondato la mia scuola on line Simplyoga, grazie alla quale guido i miei studenti attraverso pratiche live e una libreria di classi registrate. Dai un’occhiata, e benvenuto!

ragazza con capelli corti con mani unite davanti al petto davanti ad un muro colorato, scritta Simplyoga - Fai dello yoga il tuo stile di vita. sfondo color verde acqua, scritta biancaCos’è il prana

Spiegare il significato di prana non è semplice. Traducendo il termine sanscrito, possiamo definirlo come il soffio vitale, quell’energia che attraversa ogni essere vivente, scorre nel nostro corpo attraverso le nadi (canali energetici) ed è connesso al nostro respiro.

Un’energia intangibile che coinvolge non solo l’aspetto fisico, ma anche mentale, intellettuale ed emozionale.

Dicendola semplicemente, il prana è quell’energia che ci fa sentire “vivi”.

Come possiamo accendere la nostra energia vitale? Di seguito dei semplici consigli che potrai inserire nella tua quotidianità.

fili d'erba dorati contro un cielo azzurroPraticare il pranayama

Essendo strettamente legato alla nostra respirazione, per attivare il prana è importante praticare il pranayama.

Il termine sanscrito “pranayama” è composto dalle parole “prana” (energia vitale) e “ayama” (estensione, espansione). Significa quindi “espansione dell’energia vitale” attraverso tecniche di respirazione consapevoli.

Due tecniche di respirazione consapevole che puoi introdurre nella tua quotidianità, anche solo per qualche minuto, sono la respirazione addominale e la respirazione a narici alternate (in sanscrito “Nadhi Shodan“, ovvero “purificazione dei canali energetici“).  Seguimi su instagram (eleonora.maritan) o sul mio podcast Simplyoga, dove ti guido in alcune pratiche di queste due tecniche respiratorie.

Sull’argomento, ti potrebbe interessare anche: i benefici della respirazione addominale

ragazza sulla spiaggia bianca con mani unite davanti al petto in meditazione

Fai qualcosa che ti dia carica

Come ti dicevo all’inizio di questo articolo, spesso tendiamo a pensare che per “recuperare le energie” dobbiamo semplicemente riposare. Ma se la carenza non riguarda solo l’energia fisica bensì l’energia vitale, abbiamo in realtà bisogno di tutt’altro.

Pensaci un attimo: quale attività ti carica e ti fa sentire vivo?

Potrebbe essere viaggiare ed esplorare nuovi luoghi, oppure fare sport e stare all’aria aperta. Per altre persone potrebbe essere un’uscita spensiera con gli amici o addirittura dedicarsi con passione al lavoro che si ama.

Dedicare del tempo a ciò che ti piace fare, ha il potere di riaccendere quella scintilla che la quotidianità, gli impegni e magari un po’ di monotonia potrebbero aver spento.

Quindi non esitare, ritagliati del tempo per ciò che ti da la carica, e tutta la tua vita ne beneficerà!

ragazza con caschetto nella posizione del piccione in riva al mareNutriti in maniera consapevole

Siamo abituati a mangiare per saziarci, ma riflettiamo mai sull’importanza del saziarci per nutrirci?

C’è una bella differenza tra cibo che sazia e cibo che nutre.

Possiamo sentirci sazi, “pieni”, magari anche soddisfatti di un pasto goloso, ma con un senso di pesantezza e gonfiore che ci farebbe voglia di fare una pennichella piuttosto che tornare alle nostre attività. Questo perché non ci siamo nutriti in maniera corretta.

E’ importante essere consapevoli di ciò che abbiamo nel piatto, conoscere l’apporto (non solo calorico, ma anche di nutrienti!) che un cibo da al nostro organismo.

Ci sono diverse figure che insegnano a mangiare. Il nutrizionista, il dietista o l’health coach non sono quelle figure che impartiscono tristi diete da fame, ma seguono il paziente, indivuando i suoi errori alimentari e portano il suo stile alimentare ad una fase di consapevolezza.

Ricorda: mangiamo per sentirci più energici, non stanchi ed appesantiti! Come ti senti solitamente dopo aver mangiato?

Leggi anche il mio articolo sul mindul eating.

piatto di fragole e vasi di cereali su tavolo in legno
Silenzia la mente

Conosci il concetto di “Monkey mind“? La nostra mente è in contino movimento, salta senza sosta da un pensiero all’altro proprio come una scimmietta fa tra i rami degli alberi.

E non sai che quanta energia spendiamo arrovellandoci continuamente su pensieri e preoccupazioni!

Sai cosa può aiutare a calmare la nostra mente? La meditazione!

Inizia con pochi minuti, seduto a gambe incrociate e con la schiena dritta in un luogo tranquillo, e osserva i tuoi pensieri. Le prime volte ti sembrerà davvero difficile, avrai voglia di alzarti e ti dirai che la meditazione non fa per te. E’ normalissimo!

Osserva semplicemente i tuoi pensieri, senza giudicarli e senza giudicarti. Lasciali andare e concentrati sul tuo respiro per portare la mente al momento presente, il famoso “qui ed ora”. Puoi anche seguire una meditazione guidata, se preferisci (ne trovi anche nel mio podcast Simplyoga).

Pratica dopo pratica, imparerai a calmare la tua mente, silenziare il ronzio di pensieri, e avrai molte più energie da investire nel tuo momento presente.

Leggi anche: “pratiche di mindfulness per principianti” e “cosa è successo quando ho smesso di meditare

ragazza pratica yoga seduta a gambe incrociate vestita di biancoSe questo articolo ti è stato utile, leggi gli altri articoli sul blog e continua a seguirmi, anche su Instagram e sul mio podcast Simplyoga, dove condivido costantemente pratiche di benessere e consapevolezza ispirate allo yoga.